DESCRIZIONE DELL'AREA DI INTERVENTO Il progetto di ampliamento alla terza corsia nel tratto Barberino di Mugello – Firenze Nord prevede l’ampliamento asimmetrico dell’autostrada esistente, mediante la realizzazione di una nuova carreggiata per la direttrice sud ed il recupero delle due carreggiate esistenti per la direttrice nord. Il tratto di autostrada interessato dall’intervento ha inizio in corrispondenza della barriera di Barberino di Mugello e prosegue fino a poche centinaia di metri oltre la barriera di Firenze nord, terminando quindi all’altezza della direttrice Firenze - Prato (margine settentrionale della pianura Fiorentina). La morfologia del territorio è quella tipica dell’alta collina, le quote massime raggiunte dai rilievi superano di poco i 900 metri (Monte Maggiore m 916 e Monte Morello m 934), dove l’orografia appare disposta prevalentemente in direzione nord–sud. L’autostrada esistente e l’ampliamento previsto, dopo circa 5 Km in leggera salita, superato in galleria lo spartiacque corrispondente alla località de “Le Croci di Calenzano”, dall’uscita della galleria corrono in modo sub - parallelo al torrente Marina, scendendo lungo il versante sinistro della valle omonima fino alla pianura del Valdarno. Dal punto di vista morfologico l’area di intervento appare interessante; infatti a nord dello spartiacque si apre la parte più occidentale della valle del Sieve, che ha un andamento completamente diverso (circa NO-SE) rispetto alle valli del torrente Marina e del fiume Bisenzio (dirette all’incirca NNE-SSO), ad indicare un possibile controllo strutturale. Il tracciato, sviluppato in direzione nord-sud, risulta “parallelo” al senso di sovrapposizione strutturale dei Complessi geologici che, dal basso all’alto, mostrano la seguente successione: • Complesso Toscano • Complessi delle “Liguridi” (Tosco/Emiliani) • Depositi quaternari. Il tracciato nella sua parte iniziale, che si colloca come detto a cavallo del crinale delle Croci di Calenzano, si sviluppa in un territorio poco antropizzato, mentre la parte finale del tracciato, che confluisce nel margine settentrionale della pianura fiorentina (Valdarno media), interessa un territorio a morfologia prevalentemente pianeggiante ed intensamente antropizzato. |