IL MONITORAGGIO DELLA FAUNA Aspetti generali Il piano di monitoraggio si pone come obiettivo la verifica degli impatti attesi in seguito alle opere di progetto (nuovo tratto autostradale, cantieri e viabilità di servizio connesse). Si ritiene che tale verifica possa essere condotta in modo esauriente prendendo in considerazione sottoaree di dimensioni tali da poter essere monitorate per più indicatori faunistici nel corso della stagione fenologica delle diverse specie. I criteri generali cui si è fatto riferimento per la scelta degli indicatori sono : • rappresentatività: l’indicatore deve essere correlabile con i fenomeni che si vogliono controllare (per quanto possibile con componenti biotiche soggette all’influenza di numerose variabili di tipo antropico ed ecologico); • accessibilità: deve essere facilmente misurabile, campionabile ed avere una soglia di rilevabilità analitica accessibile con tecniche standard; • sensibilità: l’indicatore deve riprodurre fedelmente i mutamenti in atto. • affidabilità: deve avere valori minimi di errori sistematici; • operatività: deve essere direttamente e facilmente utilizzabile per quantificare azioni di intervento. Come principio generale, per tutti gli indicatori faunistici, i rilievi verranno condotti adottando uno schema spaziale lungo transetti a distanza crescente dalle opere (strade e/o cantieri). Questa disposizione permetterà di valutare l’entità dell’estensione dell’impatto attraverso il confronto con la situazione ante operam, senza ricorrere al monitoraggio in aree di “controllo” posizionate lontano dalle opere e difficilmente paragonabili con le aree sperimentali. Tali aree, infatti, non possono di fatto essere individuate in maniera da avere come unica variabile differente il passaggio o meno del tracciato autostradale, in quanto il territorio attraversato presenta continue variazioni geomorfologiche e microclimatiche, anche a breve distanza, le quali non rendono attendibile il confronto con le aree di impatto. |