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AUTOSTRADE PER L'ITALIA

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AUTOSTRADA A1 MILANO NAPOLI Ampliamento alla 3a corsia nel tratto compreso tra Barberino di Mugello e Firenze Nord

TECNE spa

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TECNE spa

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IL MONITORAGGIO DELLE ACQUE SOTTERRANEE

 

Metodiche di rilevamento

La valutazione dei potenziali effetti indotti sul comparto idrico sotterraneo dalla costruzione e dall’esercizio dell’autostrada avverrà attraverso l’analisi e il confronto dei dati di monitoraggio raccolti prima, durante e dopo la realizzazione dell’opera, con riferimento al  quadro evolutivo dei fenomeni naturali aggiornato nel corso delle indagini. Nella fase di monitoraggio in ante operam verrà effettuato un numero di campagne di misura tali da fornire una caratterizzazione significativa dello stato quali-quantitativo degli acquiferi potenzialmente interessati dalle lavorazioni, con le relative fluttuazioni stagionali. Nella fase di corso d’opera le campagne di misura verranno eseguite con la stessa frequenza prevista per la fase precedente, in modo da poter evidenziare eventuali modifiche ed alterazioni. Le specifiche relative all’esecuzione delle indagini, con il dettaglio delle frequenze e della distribuzione di metodiche e analisi, verranno descritte in modo dettagliato ed esaustivo nei paragrafi seguenti.

Le attività di monitoraggio prevedranno controlli mirati all’accertamento dello stato quali-quantitativo delle risorse idriche sotterranee. I parametri che verranno monitorati saranno indicativi di quelle che, potenzialmente, potrebbero essere le tipologie più probabili di alterazione e di inquinamento derivanti dalla realizzazione delle opere autostradali.

Tali controlli consisteranno in indagini del seguente tipo:
• Indagini quantitative;
• Indagini qualitative: specifici parametri fisici e chimico-batteriologici.

 

Indagini quantitative

Verranno rilevati i seguenti parametri:
• Livello piezometrico su pozzi e piezometri;
• Portata volumetrica su sorgenti;
• Prove di emungimento;
• Portata delle venute d’acqua in galleria in corrispondenza degli imbocchi.

Il monitoraggio quantitativo è mirato alla valutazione di massima degli andamenti stagionali della falda e delle modalità di deflusso delle acque sotterranee, al fine di individuare eventuali interferenze che le opere in sotterraneo possono operare sul deflusso di falda. Il conseguimento di tali finalità richiede la disponibilità di dati sufficienti a definire le curve di ricarica e di esaurimento della falda.

Al momento dell’avvio del monitoraggio ante operam verranno aggiornati i dati relativi alle sorgenti e ai pozzi esistenti e/o ai nuovi piezometri realizzati ad hoc mediante nuovi sopralluoghi e la redazione di schede sintetiche descrittive dei dati caratteristici di tutti i punti monitorati.

La misura di portata delle venute d’acqua in galleria verrà effettuata in corrispondenza degli imbocchi delle gallerie e fornirà un dato cumulativo del totale di acqua drenata; per le difficoltà legate alle fasi di scavo e alle problematiche di accesso in sicurezza al cantiere, il Piano di Monitoraggio non prevede l’esecuzione di misure di portata d’acqua al fronte. Per garantire comunque un controllo continuo e dettagliato delle venute idriche in galleria, verranno predisposti dei sistemi di misura in continuo delle portate cumulate agli imbocchi; eventuali venute concentrate al fronte saranno quindi registrate in termini di variazione di portata cumulativa rilevata all’uscita delle gallerie. La misurazione delle portate avverrà tramite strumentazione in continuo in corrispondenza degli imbocchi delle gallerie dove sono previste le venute idriche maggiori, ovvero le gallerie Le Croci, Monte della Valle e Boscaccio. Per quanto riguarda le altre gallerie, verranno invece predisposti dei pozzetti in corrispondenza dei quali, in caso di necessità, sarà possibile effettuare la misura di portata con metodo volumetrico a mezzo di recipienti graduati.

I dati di portata rilevati in continuo in corrispondenza degli imbocchi confluiranno all’interno di rapporti mensili, dove per ogni giorno verrà riportata la progressiva di avanzamento dei vari fronti e la relativa portata cumulata all’imbocco; la lettura contestuale di progressiva e portata cumulata giornaliera fornisce quindi un’indicazione abbastanza precisa delle evoluzioni del drenaggio in funzione dell’avanzamento dello scavo. A titolo di esempio si riporta di seguito un modello di restituzione dei dati relativi alla misura delle venute in galleria, già utilizzato in altre esperienze di monitoraggio e che sarà presente all’interno dei report periodici di restituzione dei dati di monitoraggio.  

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IL MONITORAGGIO DELLE ACQUE SOTTERRANEE

Esempio di report periodico di restituzione dei dati di monitoraggio

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Infine il controllo delle venute idriche in galleria si completa tramite l’acquisizione dei rilievi al fronte effettuati dall’Impresa Appaltatrice e trasmessi all’Ufficio di Monitoraggio dalla Direzione Lavori. In particolare, come si vede dall’esempio sotto riportato, le schede di rilievo al fronte contengono, per ogni campo di avanzamento, una descrizione qualitativa e quantitativa della presenza di acqua (umidità, stillicidio, venuta concentrata - pag. 2/3 del rilievo al fronte) e la sua ubicazione rispetto al fronte di scavo (descrizione geostrutturale del fronte – pag. 1/3 del rilievo al fronte).

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 IL MONITORAGGIO DELLE ACQUE SOTTERRANEE

Esempio di scheda di rilievo del fronte di scavo

 

L’analisi contestuale dei valori di portata cumulata agli imbocchi correlati con le progressive di avanzamento e i rilievi al fronte, garantirà quindi una completa caratterizzazione delle venute idriche in galleria, permettendo valutazioni quantitative tramite il monitoraggio in corrispondenza degli imbocchi e una valutazione puntuale relativa alla singola venuta tramite le schede di rilievo al fronte. I dati relativi alle venute in galleria, ottenuti come descritto sopra, integreranno quindi i dati di monitoraggio in superficie rilevati su sorgenti, pozzi, piezometri e corsi d’acqua, al fine di garantire il più possibile il controllo delle dinamiche evolutive delle risorse idriche sotterranee.

Un ulteriore grado di approfondimento delle indagini infine è teso ad ottenere delle indicazioni sperimentali circa la potenzialità della falda sfruttata, per mezzo di specifiche prove di emungimento.

La prova consiste nell’emungimento dal pozzo di una portata costante (“gradino”) per un tempo definito, misurando il corrispondente abbassamento nel tempo del livello piezometrico. Successivamente si provvede ad aumentare opportunamente la portata emunta (nuovo “gradino” di portata), continuando la misurazione dei corrispondenti livelli. 

Il numero di gradini potrà oscillare (solitamente tra 3 e 5), in funzione della produttività del pozzo e del tipo e sensibilità della saracinesca disponibile per la regolazione della portata.

La durata di emungimento per ogni gradino è indicativamente fissata pari a 1 ora ma può subire anche delle variazioni a seconda delle caratteristiche degli acquiferi riscontrati.

In considerazione della tipologia e produttività della captazione oggetto delle misure si prevede di effettuare, nel corso delle prove, misure di livello dinamico mediante sondino manuale elettroacustico e misure della portata emunta attraverso il metodo volumetrico.

Sulla base dei dati rilevati nel corso della prova verrà redatta la cosiddetta “curva caratteristica del pozzo”, ossia la relazione portate/livelli dinamici, sulla base della quale potrà essere definita la portata ottimale di esercizio e la portata critica del pozzo.

Inoltre, quando possibile, il pozzo potrà essere dotato di una pompa che permetta un adeguato prelievo e di data logger per il rilievo in continuo delle oscillazioni del livello piezometrico.

 

Indagini qualitative

Le procedure di campionamento ed analisi da applicare per il monitoraggio dei parametri chimico-fisici e batteriologici faranno integralmente riferimento alla normativa tecnica sotto indicata.
Norme IRSA-CNR
Norme UNICHIM-UNI
Norme ISO
ISO 5667-1/1980 (Guidance on the design of sampling programmes);
ISO 5667-2/1991 (Guidance on sampling techniques);
ISO 5667-3/1985 (Guidance on the preservation and handling of samples);
ISO 5667-10/1992 (Guidance on sampling of waste waters);
ISO/TC 147 (Water quality);
ISO STANDARDS COMPENDIUM-ENVIRONMENT/WATER QUALITY.

 

Indagini qualitative – parametri chimico-fisici

Verranno rilevati i seguenti parametri:
• Temperatura
• pH
• Conducibilità

La determinazione dei parametri chimico – fisici fornirà una indicazione generale sullo stato di qualità delle acque di falda in relazione alle problematiche di interferenza con le opere autostradali in costruzione. Significative variazioni di pH possono essere collegate a fenomeni di dilavamento di conglomerati cementizi e contatto con materiale di rivestimento di opere in sotterraneo. Variazioni della conducibilità elettrica possono essere ricondotti a fenomeni di dilavamento di pasta di cemento con conseguente aumento del contenuto di ioni o sversamenti accidentali. Infine variazioni significative di temperatura possono indicare modifiche o alterazioni nei meccanismi di alimentazione della falda (sversamenti, apporti di acque superficiali).

 

Indagini qualitative – parametri chimici e microbiologici

Verranno rilevati i seguenti parametri: 
• Bicarbonato
• Calcio
• Sodio
• Cloruri
• Solfati
• Magnesio
• Potassio
• Nitrati
• Escherichia Coli
• Idrocarburi totali

La determinazione di specifici parametri chimici, oltre a fornire una caratterizzazione di massima della circolazione idrica sotterranea, è finalizzata alla valutazione delle eventuali problematiche di interferenza qualitativa tra acquifero ed opere in sotterraneo (dilavamento di acque di cantiere, dissoluzione spritz-beton dal rivestimento delle gallerie, contatto con i materiali di rivestimento) o eventuali sversamenti accidentali collegati all’attività dei cantieri e dei campi cantiere (idrocarburi totali, escherichia coli…). Le opere in sotterraneo sono potenzialmente in grado di determinare il drenaggio delle falde oppure l’alterazione dal punto di vista qualitativo per contatto tra acque sotterranee e materiali di rivestimento. Le alterazioni qualitative che possono determinarsi dal contatto tra acque sotterranee e materiali di rivestimento delle gallerie sono numerose e possono verificarsi in caso di interferenza diretta tra corpi idrici e gallerie, e nel caso di circuiti idrogeologici brevi e superficiali; effetti di questo tipo sono quindi prospettabili per le captazioni poste a valle delle opere in galleria o dove l’entità della copertura in calotta risulta limitata.

 

Indagini qualitative – parametri chimici e microbiologici su acque drenate dalle gallerie

Oltre al rilievo quantitativo delle acque drenate dalle gallerie, in corrispondenza degli imbocchi verranno rilevati i seguenti parametri: 
• Metalli (alluminio, cromo, ferro, manganese, rame)
• Nitrati
• Escherichia Coli
• Bicarbonato
• Calcio
• Sodio
• Cloruri
• Solfati
• Magnesio
• Potassio
• Idrocarburi totali
• Idrocarburi policiclici aromatici

La determinazione di specifici parametri chimici e microbiologici è finalizzata ad una caratterizzazione qualitativa delle acque drenate dalle gallerie, con particolare attenzione ad un loro eventuale riutilizzo.

Ad integrazione dei dati rilevati tramite stazioni in continuo e campagne, si farà riferimento ai dati meteo-climatici registrati mediante apposite centraline previste per il monitoraggio della componente atmosfera.

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