IL MONITORAGGIO DELLA FAUNA Metodiche di rilevamento Il monitoraggio si basa sull’analisi dei gruppi zoologici che nello Studio di Impatto Ambientale sono indicati come maggiormente esposti al disturbo causato dalle lavorazioni. Di seguito si elencano i gruppi proposti per il monitoraggio: Avifauna
I rilievi saranno finalizzati alla definizione qualitativa della comunità presente, con raccolta di dati quantitativi su alcune specie di interesse a livello regionale (es. come indicato nello SIA, Averle, Passero solitario, Ortolano ecc.) e all’osservazione dei cambiamenti del popolamento ornitico nel tempo. I metodi di raccolta dati prevedono l’osservazione diretta o indiretta (canti, richiami) senza uso di trappole lesive. In particolare per rilevare eventuali variazioni nella struttura e densità delle popolazioni ornitiche, in relazione alle fasi di costruzione ed esercizio dell’infrastruttura, è stato scelto un metodo di censimento relativo e precisamente il metodo delle stazioni di ascolto (Blondel et al., 1970). Tale metodo si basa sul rilevamento speditivo degli uccelli da un prefissato numero di punti di osservazione e di ascolto adeguatamente distribuiti all’interno dell’area di studio. In ogni punto, per una durata di ascolto standardizzata definita in 10 minuti, dovrà essere effettuata la registrazione su un’apposita scheda di ciascuna specie ornitica vista o sentita cantare, prendendo nota quando possibile del sesso, dell’età (giovani o adulti) e delle principali attività in corso. Segnali di nidificazione come nidi, canti di allarme, individui in lotta o che portano cibo o materiale per il nido sono particolarmente utili. Prima di iniziare il conteggio sarà necessario aspettare qualche minuto per minimizzare il disturbo arrecato agli uccelli dall’arrivo dell’osservatore. La metodologia prevede l’annotazione della posizione approssimativa degli uccelli, registrando gli individui in differenti bande di distanza (ad es. prima banda fino a 50 m e seconda banda oltre i 50 m). Ogni rilevamento andrà associato ad una descrizione delle caratteristiche dell’ambiente circostante il punto di ascolto quali la presenza di alberi, arbusti, costruzioni, siepi ecc. I rilevamenti vanno iniziati poco dopo l'alba, momento in cui si ha la più intensa attività canora del maggior numero di specie e devono terminare per mezzogiorno, quando si inizia ad osservare un decremento nei canti. è consigliato effettuare alcuni rilevamenti serali o notturni (per i rapaci notturni). I conteggi non devono essere effettuati in condizioni meteorologiche sfavorevoli: vento forte, pioggia, freddo intenso. La distribuzione dei punti di ascolto deve essere effettuata in maniera sistematica all’interno delle aree omogenee, in modo da coprire con una griglia tutta l’area della stazione di monitoraggio, suddivisa in unità ambientali omogenee definite in base a rilievi sul campo. Per evitare di conteggiare gli individui più di una volta, i punti di ascolto saranno posti ad una distanza minima tra loro di 200 m. Saranno necessari circa 20 punti per ciascuna stazione di studio, che potranno essere marcati con paletti o strisce per consentirne il ritrovamento alle visite successive. Le indagini verranno condotte come indicato di seguito: • durante la stagione riproduttiva dovranno essere effettuate alcune visite in modo da assicurare il rilievo sia delle specie che nidificano all’inizio della stagione riproduttiva sia di quelle che nidificano a stagione già inoltrata e in modo da tenere conto delle variazioni stagionali nella rilevabilità delle singole specie; • durante l’inverno dovranno essere effettuate circa due uscite in modo da rilevare le specie svernanti. Particolare attenzione dovrà essere prestata al censimento di eventuali rapaci nidificanti sulle pareti rocciose, segnalando per ciascuna specie il numero di individui, di coppie, di nidi e il successo riproduttivo. Anfibi I rilievi saranno finalizzati alla definizione qualitativa della comunità presente, con raccolta dati quantitativi su alcune specie di interesse a livello regionale (es. come indicato nello SIA, Salamandrina dagli occhiali, Rospo comune, Rana italica, ecc.) e all’evoluzione dei popolamenti durante le interferenze dovute alle lavorazioni. Il censimento avverrà attraverso ricerca nei siti riproduttivi in modo da rilevare le specie di Anfibi Anuri (rospi, rane) e Urodeli (salamandre, tritoni) presenti nel territorio senza ricorrere a metodi che possono risultare cruenti per gli animali (cattura con trappole ecc.). È pertanto particolarmente adatta a ricercare la presenza di specie rare quali ad esempio la Salamandrina terdigitata. La metodologia prevede la ricerca sistematica degli animali nei siti riproduttivi (stagni, corsi d’acqua, pozze temporanee, fossi ecc.). Le specie vengono rilevate tramite osservazioni e conteggi diretti degli individui adulti, delle larve e delle ovature. L’indagine deve essere compiuta nel periodo riproduttivo, che si estende a seconda della specie nei mesi che vanno da febbraio a giugno. sia durante il giorno sia durante la notte. Poiché l’attività riproduttiva viene interrotta se le condizioni meteorologiche sono sfavorevoli, è consigliabile quando possibile svolgere i rilievi conseguentemente a un evento di precipitazioni o durante periodi ad elevata umidità. Per la Salamandrina la ricerca va effettuata preferibilmente durante le notti umide o piovose del periodo che va da aprile a giugno. Il numero di animali fornisce una stima dell’abbondanza relativa, utile nel comparare nel tempo i cambiamenti che possono avvenire nelle popolazioni in conseguenza a fattori di impatto. |