IL MONITORAGGIO DELL'ASSETTO FISICO DEL TERRITORIO Aree interessate Nel programma di monitoraggio del settore Assetto Fisico del Territorio vengono considerati i settori del tracciato autostradale dove si individua la concomitanza delle due seguenti condizioni: - area con propensione al dissesto (frana attiva, a1 nel profilo geologico, o frana quiescente, a1 nel profilo geologico); - ricettori sensibili (opere progettuali o strutture abitative). Sono state pertanto individuate le seguenti 5 aree: 1. Viadotto Bellosguardo, fenomeno franoso attivo, progr. Km 2+350 circa; 2. Località Tralloro, area in frana quiescente, progr. Km 5+500 circa; 3. Località Torraccia-Ragnaia, progr. Km 10+150; 4. Imbocco Nord Galleria Boscaccio, progr. Km 13+100 5. Imbocco Sud Galleria Boscaccio, progr. Km 14+560
Viadotto Bellosguardo (A1-BF-BM-BS) In località Bellosguardo, a partire dalla progr. 2+291 è prevista la realizzazione di un viadotto di 148 metri. Tutto il settore è tormentato da dissesti che si impostano sulla Formazione di Sillano, costituente il substrato della zona, e sui depositi di riporto antropico presenti. In particolare nel primo tratto fino alla progr. 2+313 circa, il riporto antropico spesso circa 5 metri e derivato dallo scavo della Formazione di Sillano effettuato per la realizzazione dell’attuale tracciato autostradale, presenta arealmente diffusi fenomeni di soliflusso. Nell’attraversamento del fosso sottostante, il tracciato intercetta prima un fenomeno franoso attivo che interessa la Formazione di Sillano per spessori dell’ordine di 6 - 8 metri (fino alla progr. 2+372,7) poi un corpo di frana quiescente (fino alla progr. 2+416,6 circa) con spessori di circa 5 metri. Nella parte finale il viadotto e la sua spalla sud si impostano sul fianco di un modesto crinale che scende da Case Forno verso est. La strumentazione geotecnica si compone di 3 verticali inclinometriche e 2 piezometriche. La disposizione nell’area è a controllo del corpo franoso attivo che insiste tra la spalla nord e le pile di fondazione del viadotto e la località San Crispino. Località Tralloro (A1-BF-CA-TN) Il tracciato della galleria S.Lucia prosegue con l’attraversamento del crinale di Case Tralloro. Lo scavo (dalla progr. 5+392 – alla progr. 5+585 circa) si imposta nella Formazione di Monte Morello con strati a franapoggio immergenti ad ovest, nord-ovest. I sondaggi geognostici indicano un ammasso da mediamente fratturato a fratturato con locali zone più tettonizzate segnalate sul profilo. Tutti i sondaggi registrano la presenza più o meno frequente di livelli di limo argilloso con spessori nell’ordine dei 10-20 cm, intercalati tra i pacchi calcarei. Questi interlivelli sono interpretati come alterazione delle porzioni marnoso - pelitiche degli strati che, foliandosi e fratturandosi registrano la deformazione subita dall’ammasso. Si segnala come, noto l’assetto generale del versante a franapoggio, questi livelli possano costituire superfici preferenziali di scivolamento. Per l’edificio posto a monte del tracciato si prevede di monitorare le strutture abitative durante le fasi realizzative con una rete fessurimetrica e topografica. La strumentazione geotecnica è composta da 1 coppia inclinometro-piezometro disposte a valle delle strutture abitative di Case Tralloro presenti al di sopra della zona di tracciato, in relazione alla presenza di una frana quiescente ed a controllo del suo comportamento in fase di scavo. Località Torraccia-Ragnaia (A1-BF- CA -TR) In prossimità dell’ imbocco sud della galleria S. Lucia, alla prog. km 10+150 circa, il tracciato intercetta un deposito di frana quiescente, con spessori di circa 10-12 metri, che interessa il tracciato fino alla progr. 10+652 circa. Superata l’area in frana quiescente, il tracciato si imposta per breve tratto su una coltre di detrito di versante di spessori presumibilmente modesti poggiante sulla Formazione di Monte Morello. L’area in frana quiescente sarà controllata da 2 coppie inclinometro-piezometro disposte a sezione a monte del tracciato lungo il crinale che scende dall’abitato di Villa Ginori. Imbocco Nord Galleria Boscaccio (A1-BF-CA-BN) All’altezza della progr. 12+852 il tracciato intercetta una coltre di detrito che interessa tutto il versante fino alla progr. 13+110 circa. Attorno alla progr. 12+887 il tracciato intercetta una faglia che pone in contatto la Formazione di Monte Morello con quella di Sillano nella quale si imposta l’imbocco della galleria. Alla progr. 13+038 intercetta una nuova zona di faglia oltre la quale lo scavo si attesta nella Formazione di Monte Morello, solo marginalmente ed in calotta si riscontra la presenza della sua facies pelitica (MMLp). Il tracciato prosegue nella Formazione di Monte Morello fino alla progr. 13+704 dove la galleria intercetta, in calotta, la base di una paleofrana generata, molto probabilmente, per scivolamento: il tracciato si sviluppa in questo paleo dissesto fino alla progr. 13+806 circa. Per gli edifici posti lungo la galleria Boscaccio alle Progr 13+100 e 13+120 e si prevede di monitorare le strutture abitative durante le fasi realizzative con una rete fessurimetrica e topografica. La strumentazione geotecnica prevista è composta da 2 coppie (una inclinometro-piezometro ed una estensoinclinometro-piezometro) disposte in sezione tra le strutture abitative presenti al di sopra della zona di imbocco e l’asse della galleria. Anche la galleria Boscaccio, insieme ad altre tratte di bassa copertura (vedi dopo Tratte a basse coperture delle gallerie naturali) sarà oggetto di un controllo topografico per il monitoraggio del fenomeno della subsidenza. Imbocco Sud Galleria Boscaccio (A1-BF-CA-BS) Il versante attraversato dalla galleria presenta un prevalente assetto a franapoggio che possono concorrere allo sviluppo di fenomeni di dissesto quando se ne presentino le condizioni: a questo proposito alla progr. 14+128 circa si segnalano livelli di limo, dovuti probabilmente all’alterazione della parte pelitica tettonizzata dello strato calcareo - marnoso, che possono costituire elementi di debolezza. Dalla progr. 14+407 fino alla progr. 14+606 circa, la galleria intercetta in calotta un deposito detritico, in parte di versante ed in parte antropico. Dalla progr. 14+420 alla progr. 14+470 i depositi antropici poggiano su di una sottile coltre di frana quiescente. A questa altezza nel muro di sottoscarpa in carreggiata sud dell’autostrada attuale sono visibili delle lievi crepe, monitorate con fessurimetri attualmente rotti (per movimento connesso alla frana o per cedimento del riporto antropico), che sottolineano una certa fragilità di questo settore. Si segnala come, all’esterno del tracciato in progetto, siano presenti notevoli spessori di detrito antropico e di versante. Per gli edifici posti sopra la galleria Boscaccio alle Progr. 14+130, 14+380 e 14+400 si ritiene opportuno monitorare gli edifici in modo continuativo durante le fasi realizzative del tratto di galleria adiacente con una rete fessurimetrica e topografica. La strumentazione è completata da verticali geotecniche composta da 2 coppie inclinometro-piezometro disposte nell’intorno delle strutture abitative presenti al di sopra della zona di imbocco e lungo l’asse di scavo.
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